


Chi siamo
Rete 26 Febbraio è un movimento nato, su proposta dell'associazione Sabir, in seguito al naufragio di Cutro del 26 febbraio 2023, che ha causato la morte di 94 migranti e decine di dispersi.
Nei giorni seguenti alla strage, si è occupata di offrire supporto alle famiglie delle vittime e ai sopravvissuti, soprattutto nell’identificazione e nel rimpatrio delle salme.
(Foto di Lorenzo Prodezza)
Il 26 febbraio 2023, il caicco Summer Love partito dalla Turchia con almeno 180 migranti a bordo è naufragato, scagliandosi contro una secca, a pochi metri dalla riva, a Steccato di Cutro, in Calabria.
Una vera e propria strage, la più drammatica dopo quella del 3 ottobre 2013 verificatasi al largo di Lampedusa, nella quale hanno perso la vita oltre 100 persone.
Ufficialmente, il nufragio ha causato 94 morti, di cui 34 bambini, e un numero imprecisato di dispersi. Solo 80 persone sono sopravvisute.

La tragedia

MISSION
La Rete 26 Febbraio si propone e si impegna a mantenere viva la memoria, chiedere verità e giustizia, pretendere una politica comune europea di soccorso, accoglienza e asilo.
Ogni anno, promuove eventi commemorativi in occasione dell'anniversario del naufragio, offrendo occasioni di riflessione e confronto.
In occasione del secondo anniversario della strage di Steccato di Cutro, la Rete ha elaborato un documento di proposte concrete finalizzate a migliorare il sistema dei soccorsi in mare e dell’accoglienza, predisposte da chi opera concretamente sul campo.
(Foto di Lorenzo Prodezza)